Stimolato dall’amico Nicola desidero provare attraverso la creazione di una rubrica dedicata alla corsa di fungere da stimolo per coloro che trascorso questo momento di inattività forzata sentissero il bisogno di migliorare o riprendere la propria condizione fisica. Eviterò pertanto di scendere nel tecnico, eccetto per quelle nozioni base che vanno necessariamente descritte.
Prima di entrare nel vivo del tema mi permetto di presentarmi per i tanti che non mi conoscono.
Mi chiamo Armando Selene e pratico la corsa praticamente ininterrottamente dalla prima elementare ad oggi che sono ormai un uomo di mezza età (si fa per dire, poiché spero di non arrivare a 102 anni…), per cui conti alla mano sono circa 45 anni.
Ho praticato questo sport in modo agonistico nelle categorie giovanili e fino alla juniores, dopodiché avendo iniziato a lavorare a 18 anni e formato famiglia a 22 anni, ho preferito rivolgermi alla corsa squisitamente amatoriale per circa 15 anni, salvo poi rimettermi un po’ in gioco ricominciando con l’agonismo amatoriale.
In tutti questi anni ho avuto modo di stimolare ed accompagnare al mondo della corsa centinaia di persone e Nicola fà parte di questi. La maggior parte di essi non aveva mai praticato questo sport o addirittura alcuni lo detestavano.
Ricordo un collega circa 10 anni fa giocava a Volley, e continuava a dirmi che della pallavolo amava tutto tranne correre. Un corso di appena 2 mesi con me hanno fatto di Paolo un maratoneta accanito, tanto che spesso lo rimprovero che fa troppi km.
Ecco, è a costoro che io personalmente credo sia giusto maggiormente dedicare questa rubrica; poi, ben venga la voglia di migliorarsi attraverso l’agonismo, ma questo viene dopo all’importanza che deve rivestire il riappropriarsi della propria fisicità, quella giovanile (quasi) e che solo attraverso lo Sport è possibile, la corsa in modo particolare.
Tanti amici hanno perso peso, smesso di fumare, iniziato ad alimentarsi bene e, non meno importante, migliorato la loro vita interpersonale grazie alla pratica della corsa. Lo dico per esperienza diretta e nel corso di questa rubrica di tanto in tanto aggiungerò qualche storia a sostegno di quanto appena scritto.
Quindi, è chiaro che tutto ciò o buona parte di quello che vi dirò è frutto per lo più di esperienza sul campo e appassionata ricerca nei meandri dello studio della corsa. Ciò che proporrò a voi, quindi, l’ho già sperimentato attraverso la mia esperienza personale o quella di coloro che ho seguito in questi anni.
Gli amici mi chiamano ”Mister’‘ e, nonostante sia stato sempre restio a questo appellativo, devo ammettere che negli ultimi anni sentirmi apostrofato in questo modo mi fa piacere, poiché sento (per lo più) l’affetto di chi mi apostrofa in questo modo. Mi sento un coach sul campo ad honorem (scherzo)… per questo chiedo scusa ai tanti tecnici di questo sport che vantano diplomi e certificazioni attestanti le proprie conoscenze e di cui ho grande rispetto e che a pieno titolo possono ritenersi coach.